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Orientamento dell’immagine vista ad
occhio nudo e con dispositivi
raddrizzatori su telescopi rifrattori e di
Newton.
Immagine invertita e capovolta, vista con
i telescopi di Newton e con oculare
inserito direttamente su un telescopio
rifrattore.
Immagine invertita da sinistra a destra
vista con un prisma diagonale stellare su
un telescopio rifrattore.
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L’orientamento dell’immagine cambia a seconda di come l’oculare viene inserito nel telescopio. Quando si usa un
prisma diagonale stellare con telescopi rifrattori, l’immagine non è capovolta, ma è invertita lateralmente (cioè si
ottiene un’immagine speculare). Se si inserisce l’oculare direttamente nel focalizzatore del telescopio rifrattore
(cioè senza usare il diagonale), l’immagine è sia capovolta che invertita lateralmente. Tuttavia, quando si usa il
telescopio rifrattore PowerSeeker e il diagonale raddrizzatore dell’immagine in dotazione standard, l’immagine
viene orientata correttamente sotto ogni aspetto.
I telescopi di Newton producono un’immagine diritta, ma che appare ruotata in base all’ubicazione del portaoculare
in relazione al suolo. Tuttavia, usando l’oculare raddrizzatore dell’immagine in dotazione ai telescopi di Newton
PowerSeeker, l’immagine è orientata correttamente.
Figure 3-3
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Per mettere a fuoco il proprio telescopio rifrattore o di Newton, basta girare la manopola di messa a fuoco situata
subito sotto il portaoculare (vedere le Figure 2-20 e 2-21). Girando la manopola in senso orario si mette a fuoco un
oggetto più lontano di quello che si sta attualmente osservando. Girando la manopola in senso antiorario si mette a
fuoco un oggetto più vicino di quello che si sta attualmente osservando.
Nota: se si portano lenti correttive (ovvero gli occhiali da vista), si consiglia di toglierli quando si osserva con un
oculare collegato al telescopio. Quando invece si usa una fotocamera, occorre indossare sempre le lenti
correttive per assicurare la messa a fuoco più nitida possibile. Se si soffre di astigmatismo, le lenti correttive
vanno indossate sempre.
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Si può modificare la potenza del telescopio cambiando l’oculare. Per determinare la potenza di ingrandimento del
telescopio, basta dividere la lunghezza focale del telescopio per la lunghezza focale dell’oculare usato. La formula
dell'equazione è la seguente:
Lunghezza focale del telescopio (mm)
Ingrandimento = 
Lunghezza focale dell’oculare (mm)
Supponiamo per esempio che si stia usando l’oculare da 20 mm in dotazione al telescopio. Per determinare
l’ingrandimento, basta dividere la lunghezza focale del telescopio (il PowerSeeker 80AZ in questo esempio ha una
lunghezza focale di 900 mm) per la lunghezza focale dell’oculare, ovvero 20 mm. Dividendo 900 per 20 si ottiene
come risultato un ingrandimento di 45x.
Sebbene la potenza sia variabile, ogni strumento che osserva il normale cielo ha un limite al più altoingrandimento
utile. La regola generale è che la potenza 60 può essere usata per ogni pollice di apertura. Per esempio, il
PowerSeeker 80EQ ha un diametro di 3,1 pollici. Moltiplicando 3,1 per 80 si ottiene un ingrandimento utile
massimo pari 189. Sebbene questo sia l’ingrandimento utile massimo, la maggior parte delle osservazioni viene
eseguita nell'intervallo di potenza da 20 a 35 per ogni pollice di apertura, che è un ingrandimento da 62 a 109 volte
per il telescopio PowerSeeker 80EQ. Si può determinare l’ingrandimento del proprio telescopio nello stesso modo.
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