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FirstScope Manual - Page 76

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Lo “star hopping” fino alla galassia di Andromeda (M31) è semplicissimo, perché tutte le stelle necessarie per farlo
sono visibili ad occhio nudo.
Si richiederà un po’ di esercizio per acquistare familiarità con il metodo dello “star hopping”, e gli oggetti che non
hanno nelle loro vicinanze delle stelle visibili ad occhio nudo saranno difficili da trovare. Uno di questi oggetti è
denominato M57 (Figura 5-2), la famosa “Ring Nebula” (nebulosa anello). Ecco come trovarla.
1. Individuare la costellazione della Lira, un piccolo parallelogramma visibile in estate e nei mesi autunnali. La
Lira è facile da individuare perché contiene la stella luminosa Vega.
2. Iniziare dalla stella Vega—Alfa (D) Lyrae—e spostarsi di alcuni gradi verso sud-est per trovare il
parallelogramma. Le quattro stelle che compongono questa forma geometrica sono tutte di luminosità simile, e
questo le rende facili da individuare.
3. Individuare, fra le stelle che compongono il parallelogramma, quelle più a sud: Beta (E) e Gamma (J) Lyrae.
4. Puntare su un punto a circa metà strada fra queste due stelle.
5. Spostarsi di circa ½° verso (E) Lira, restando su una traiettoria lineare che collega le due stelle.
6. Guardare attraverso il telescopio: la Ring Nebula dovrebbe trovarsi nel proprio campo visivo. Le dimensioni
angolari della Ring Nebula sono piuttosto piccole e difficili da vedere.
7. Poiché la Ring Nebula è piuttosto tenue, potrebbe essere necessario l’uso della “visione distolta” per vederla.
Quella della “visione distolta” è una tecnica che consiste nel guardare in un punto vicino all’oggetto che si sta
osservando. Così, se si sta osservando la Ring Nebula, occorre centrarla nel proprio campo visivo e poi guardare
leggermente di lato. Così facendo la luce proveniente dall’oggetto visualizzato cade sui bastoncelli sensibili al
bianco e nero degli occhi, invece che sui coni sensibili al colore. (Si ricordi che quando si osservano oggetti
tenui è importante cercare di compiere l’osservazione da un luogo buio, lontano dalle luci della strada e della
città. L’occhio medio richiede circa 20 minuti per adattarsi completamente all’oscurità. Quindi occorre usare
sempre una torcia con filtro rosso per preservare la visione notturna adattata all’oscurità).
Questi due esempi dovrebbero dare un’idea di come “saltare da una stella all’altra” per raggiungere gli
oggetti del cielo profondo. Per usare questo metodo con altri oggetti, consultare un atlante stellare e poi
“saltare” fino all’oggetto scelto usando le stelle visibili ad occhio nudo.
Figura 5-2
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